QUELLO CHE DOBBIAMO ALLA GRECIA

Posted on febbraio 8, 2013 di


Visto l’interesse e la coinvolgente partecipazione rispetto al mio post di ieri, mi ripropongo in futuro di focalizzare maggiormente l’attenzione su quanto sta succendendo in Grecia, anche per colmare un po’ il colpevole silenzio dei nostri media.

Come ho avuto modo di scrivere, in questo blog non si vuole nascondere la responsabilità dei politici greci, cialtroni e truffaldini ed, anche, degli stessi cittadini greci (la situazione non è poi così diversa da quella italiana o spagnola).

Nessuno vuole lasciarsi andare a facili sussulti di compassione, nè vogliamo portare in rete le lacrime della tv per aumentare l’audience.

Tuttavia, come scrivevo in risposta ad un commento di un lettore rispetto al mio precedente post COSA STA ACCADENDO IN GRECIA?! riflettiamo un attimo.

Quando alla Germania, sconfitta dopo la prima guerra mondiale, furono imposte riparazioni pesantissime ed impossibili da sostenere, il continente fu proiettato verso la seconda guerra mondiale, con l’avvento al potere del nazismo (circa 132 miliardi di marchi-oro, erano una cifra assolutamente spropositata per le possibilità di pagamento della Germania di allora!)
Nel secondo dopoguerra alla Germania, ancora sconfitta, furono concesse condizioni meno punitive per ripagare i propri debiti ed errori e, per fortuna, abbiamo vissuto 70 anni di pace nel nostro continente.
Ora: Grecia, ma anche Portogallo, Spagna, Italia sono certamente tenute a pagare i propri creditori (anche a fronte dei propri evidentissimi errori), ma non si possono strangolare!

Non si possono infliggere sofferenze tali alle persone.

In Grecia mancano i medicinali, i genitori abbandonano i figli a scuola, si brucia la legna ed i pneumatici per riscaldarsi, i giovani emigrano.

La Storia dovrebbe insegnarci che, così facendo, si arriva dritto dritto verso nuovi conflitti.

Le svastiche che vengono bruciate ad Atene contro la Merkel, ma anche quelle sventolate ed issate sul Partenone dal terzo partito greco (Alba D’Orata), dovrebbero ammonirci del pericoloso sentiero che abbiamo imboccato.


Bisogna seriamente ripensare questa Europa, perchè così non funziona.
Un conto è l’Europa (ed io mi sento europeo); altra cosa è la UE (e già qui avrei qualcosa da dire); altra ancora è l’euro (e qui avrei moltissimo da dire!)

Serve un dibattito serio ed aperto, consapevoli che non puo’ esistere nessuna Europa che rinneghi le proprie radici.

La Grecia è stata la culla dell’occidente e dell’Europa, non puo’ diventarne la tomba.

Per questo proponiamo un video girato in Murcia, nel sud-est della Spagna: studenti e insegnanti ci ricordano l’eredità della Grecia  alla cultura europea.

Gli errori si pagano…i debiti anche…Ma musica, storia, matematica, filosofia, politica, medicina, anatomia, astronomia, sport, arte, scienza non si possono cancellare così facilmente sull’altare dello spread.